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Gastroenterologia

Dott. Luigi Morlando

Gastroenterologia Pediatrica

Dott. Giovanni Di Nardo

 

Gastroenterologia

Questa particolare specializzazione medica si prefigge lo studio di tutte le patologie e le malformazioni riguardanti diversi organi interni, direttamente collegati all’apparato digerente. Tra questi vanno citati: stomaco, esofago, colon, retto, vie biliari e intestino tenue.

Con l’avanzare della medicina moderna il nostro ambulatorio di Gastroenterologia è in grado di esplorare con maggior efficacia, rispetto ad un recente passato, tutto l’apparato digestivo, mettendo a fuoco le diverse patologie e riuscendo a proporre le terapie mediche più efficaci.

I gastroenterologi che trovi al Meida, grazie ai loro studi e conoscenza, sono esperti anche in medicina omeopatica, un alternativa o combinazione alle terapia tradizionali, tutta a tuo vantaggio.

 

 

 I servizi offerti dall’ambulatorio di Gastroenterologia

  • Ecografia del tubo digerente
  • Ecografia intestinale
  • Ecografia sup. renale-epatobiliare
  • Ecografia inf. prostatica-pelvica
  • Ecografia addome completo
  • Visita grastroenterologica
  • Terapie omeopatiche
  • PH-impedenzometria (pH-IM) esofagea delle 24 ore
  • Breath test ( per la ricerca dell’Helicobacter pylori )

Gastroenterologia ed Omeopatia

Oltre alla conoscenza delle terapie tradizionali, lo studio e la pratica dell’omeopatia permettono, ai gastroenterologi ospitati dal Meida, una validissima terapia “alternativa” a seconda dei sintomi riferiti. Importante anche l’eventuale associazione tra farmaci tradizionali ed alternativi, in grado di aumentare l’efficienza degli stessi con riduzione degli effetti collaterali dovuti ai farmaci di origine chimica.

 

Gastroenterologia Pediatrica

Diagnosticare il motivo di disturbi di natura gastrica non è sempre facile da intuire per un genitore. Se il tuo medico curante chiede approfondimenti, al Meida abbiamo un ambulatorio e medici specializzati in gastroenterologia pediatrica.

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Gastroenterologia

Al nostro Ambulatorio sosteniamo visite di controllo Gastroenterologiche e Epatologiche per pazienti di tutte le età, con la possibilità di screening di approfondimento, ove necessari, direttamente in sede. Prenditi cura di te, la prevenzione è fondamentale per la nostra salute.

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Breath Test

L’urea breath test è considerata la metodica non invasiva più semplice ed accurata per diagnosticare l’infezione gastrica da Helicobacter pylori e per verificarne l’eradicazione dopo terapia. Prenota il tuo Breath Test presso il Meida di Giugliano.

Prenota il tuo Breath Test presso Meida a Giugliano (Na)

  • PH-impedenzometria (pH-IM) esofagea delle 24 ore

A cosa serve?

La pH-IM esofagea è l’esame diagnostico più affidabile (“gold standard”) nella diagnosi della malattia da reflusso gastroesofageo in quanto consente di misurare l’entità del reflusso, se tale reflusso è acido o non acido e soprattutto consente di capire se i sintomi riferiti dal paziente sono correlati alla presenza del refluito in esofago.  Quest’ultimo aspetto è reso possibile dal fatto che il medico durante la refertazione valuta se al sintomo segnalato in un determinato momento della giornata (riportato su un apposito calendario che il paziente deve compilare durante le 24 ore dell’esame) corrisponde un episodio di RGE.

La pH-IMè una metodica di recente sviluppo che permette di misurare sia il reflusso gastroesofageo acido che non acido. L’importanza di avere questi dati aggiuntivi è legata a recenti conoscenze secondo le quali una parte dei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo percepisce sintomi durante episodi di reflusso indipendentemente dall’acidità del liquido che refluisce.

Quando è indicata e perchè
  • Nel lattante con cianosi e apnea:la pH-IM esofagea, insieme alla registrazioni di altre variabili (“polisonnografia”)  è il test più sensibile per documentare il ruolo del RGE nella genesi di tali sintomi.
  • In tutti i casi in cui non è possibile fare una diagnosi di MRGE solo sulla base dei sintomi: esempi tipici sono il lattante con pianto inconsolabile post-prandiale e notturno in cui si sospetta una MRGE ma non ci sono sintomi sufficienti per fare diagnosi o il bambino piccolo (di solito < 8 anni) che non è ancora in grado di definire con chiarezza il bruciore e il rigurgito e riferisce il sintomo in modo vago (spesso come dolore allo stomaco o al torace).
  • Nel paziente con sintomi respiratori recidivanti, persistenti e/o non responsivi alle comuni terapie (tosse cronica, asma farmaco resistente, laringiti/laringospasmo): la pH-IM esofagea è il test più sensibile per documentare RGE abnorme e correlare temporalmente sintomi e RGE. Questa è l’indicazione più importante all’esecuzione di tale esame soprattutto in qui pazienti che non hanno sintomi tipici della MRGE (bruciore e rigurgito) ma che hanno come unica manifestazione i sintomi respiratori. Spesso tali pazienti vengono inviati al gastroenterologo da altri specialisti come l’otorinolaringoiatra o lo pneumologo in quanto sintomi come tosse, laringospasmo ricorrente, raucedine o disfonia non sono spiegabili con malattie respiratorie o non rispondono alle terapie come nel caso dell’asma e della laringite da reflusso.
  • Nel paziente apparentemente non responsivo alla terapia antisecretiva: la pH-IM esofagea, in corso di terapia antisecretiva può suggerire scarsa compliance, la non corretta somministrazione o il dosaggio inadeguato.
  • Nella valutazione pre-operatoria del paziente con MRGE refrattaria:una normale pH-IM in bambino con MRGE apparentemente refrattaria ai PPI, suggerisce di ricercare eziologie diverse dalla MRGE.
Come si svolge

L’esame consiste nell’introduzione di un piccolo sondino sterile e morbido attraverso una narice e nel suo posizionamento nell’esofago. La parte esterna del sondino, che fuoriesce dalla narice, viene fissata al viso con un cerotto e poi collegata ad un piccolo apparecchio che il paziente porta a tracolla.

Il fastidio legato al passaggio attraverso il naso e in gola viene minimizzato grazie all’utilizzo di una crema di anestetico locale. La registrazione dura 24 ore durante le quali il paziente deve svolgere tutte le sue normali attività e non deve modificare lo stile di vita (alimentazione, attività fisica etc..). Si torna la mattina successiva per la rimozione del sondino.

Cosa deve fare il paziente

Il paziente deve presentarsi il mattino, a digiuno da almeno 2-6 ore (a seconda dell’età). Per ottimizzare le informazioni che l’esame può dare, il paziente deve svolgere, quanto più è possibile, le normali attività quotidiane, seguendo una dieta libera. Durante le 24 ore di registrazione potrebbe verificarsi la comparsa di modesta secrezione acquosa dalla narice in cui è posizionato il sondino (come durante il raffreddore), che regredisce prontamente alla rimozione del sondino stesso. Durante le 24 ore di registrazione il paziente o i genitori, nel caso di un bambino, devono compilare un apposto calendario in cui si annotano i pasti, la posizione del paziente (sdraiata o eretta) e l’eventuale presenza di sintomi (tosse, dolore al petto, sensazione di rigurgito, bruciore etc….) precisando l’orario a cui avviene tutto ciò al fine di poter incrociare i sintomi riferiti dal paziente con il tracciato pH-IM. Non è possibile fare la doccia e il bagno solo per non danneggiare lo strumento.

 

Urea Breath Test ( test del respiro per la ricerca dell'Helicobacter pylori )

Che cosa è l’Helicobacter pylori

L’Helicobacter pylori è un batterio che riesce a sopravvivere nell’ambiente acido dello stomaco e può causare infiammazione cronica dello stomaco (gastrite cronica), ulcere (gastrica e duodenale) e può aumentare il rischio di sviluppare neoplasie dello stomaco.

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Quando ricercare l’Helicobacter pylori ?

La ricerca e la successiva eradicazione dell’Helicobacter pylori devono essere proposti a tutti i pazienti giovani (< 45 anni) con sintomatologia simil-ulcerosa (dolore epigastrico lontano dai pasti, dolore notturno, dolore che migliora con l’assunzione di cibo o antiacidi e ad andamento ciclico, con remissioni e ricadute), che non presentano segni e sintomi di allarme (dimagrimento inpiegato, vomito con presenza di sangue etc…) e che non rispondono al trattamento sintomatico. La disponibilità di questo test non invasivo permette di rilevare la presenza dell’infezione in modo affidabile, veloce e relativamente poco costosa e consente di riservare l’esecuzione di esami invasivi (gastroscopia con prelievo bioptico) solo ai pazienti nei quali la presenza di segni e sintomi di allarme impone un approfondimento diagnostico.

Che cosa è il breath test per la ricerca dell’Helicobacter pylori

L’urea breath test è considerato la metodica non invasiva più semplice ed accurata per diagnosticare l’infezione gastrica da Helicobacter pylori e per verificarne l’eradicazione dopo terapia.

Questo test si basa sulla capacità del batterio di metabolizzare rapidamente l’urea in ammoniaca e anidride carbonica (CO2). L’urea marcata con l’isotopo 13 del carbonio viene somministrata per bocca sotto forma di compresse, attraverso l’espirato, si va a misurare l’eliminazione di CO2 marcata, mediante spettrofotometria di massa. La spettrometria di massa misura la differenza esistente tra la CO2 marcata, espirata prima dell’ingestione della 13C urea, e la CO2 marcata espirata dopo 10 minuti dalla ingestione della 13C urea. Se non vi è differenza tra le due misure significa che non c’è infezione. La sensibilità e la specificità del test sono vicine al 100 %. La sicurezza degli isotopi stabili permette di sottoporre a questo test anche in bambini e donne in gravidanza.

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Come si esegue il Breath Test

Il paziente deve soffiare con una cannuccia in una provetta prima di ingerire le compresse di urea marcata e in una seconda provetta 10 minuti dopo l’assunzione della sostanza. È eseguito generalmente al mattino o comunque dopo un digiuno di almeno 6 ore, è completamente indolore e dura in media dieci minuti.

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Si possono avere risultati falsamente negativi se il test è fatto prima di 4 settimane dalla sospensione del trattamento eradicante oppure se il paziente ha assunto di recente farmaci capaci di ridurre l’attività ureasica dell’Hp (antisecretori).

 

Norme da seguire per la corretta riuscita del test
  1. Nelle 4 settimane precedenti non deve essere praticata nessuna terapia a base di antibiotici, fermenti lattici, lassativi, sali di bismuto, farmaci inibitori della pompa protonica (omoprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo e pantoprazolo).

E’ consigliabile informare il medico sui farmaci che si assumono per evitare errori legati alla molteplicità dei nomi commerciali di tali molecole.

  1. Nei 6 gg precedenti, inoltre, non devono essere assunti H2 antagonisti (cimetidina, ranitidina, famotidina, nizatidina ) antiacidi e sucralfato.
  2. Il giorno precedente l’esame è permesso pranzare con riso bollito condito con olio crudo e cenare con carne o pesce ai ferri (si possono anche invertire pranzo e cena), evitare frutta, verdura, pane e pasta.
  3. Nelle 6 ore precedenti l’esame osservare un digiuno completo (si può bere liberamente acqua).
  4. Il giorno del test non è consentito fumare prima e durante l’esecuzione del test; dormire o fare esercizi fisici mezz’ora prima o durante il test, usare dentifricio per lavare i denti e bere caffè.

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